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VENEZIA: IL “PONTE DEI SOSPIRI”, DIETRO UNA LEGGENDA ROMANTICA






FACCIAMO UNA PANORAMICA DEL PONTE DEI SOSPIRI


Se hai visitato Venezia sicuramente ti sarà capitato di passeggiare tra le calli e di visitarlo o di scattarci anche una super foto instagrammabile. Magari ci sei passato sotto direttamente in gondola durante una fuga romantica con la tua metà.


Oggi questo ponte, infatti è conosciuto per essere il “Ponte degli Innamorati”, ma non tutti sanno che dietro a questa idea di “ponte dell’amore”, si nascondono delle leggende e delle curiosità a dir poco insolite!



PONTE DEI SOSPIRI TRA STORIA, LEGGENDE E CURIOSITA'


Intorno al 1577 scoppiò un grave incendio che danneggiò Palazzo Ducale. Con l’accaduto si pensò di collocare le prigioni, chiamate “Piombi” e i così detti Pozzi (struttura architettonica usata nella città di Venezia in epoche passate per il rifornimento dell'acqua potabile) in un’altra struttura, che fosse proprio di fronte a Rio del Palazzo.


Il Ponte dei Sospiri, agli albori, era una rampa di scale costruita per collegare le sale dei magistrati dal Palazzo Ducale alle prigioni, dove venivano portati tutti i detenuti una volta giudicati e condannati.


Agli inizi del 1600 infatti il Doge chiese che venne realizzato un ponte che mettesse in collegamento il carcere con le sale delle varie magistrature. La realizzazione del Ponte stesso fu affidata all’architetto Antonio Contin;


Curiosità - utilizzò pietra d’Istria e

venne rispettato al dettaglio lo stile barocco.





Tutti i prigionieri erano costretti ad attraversare questo stretto ponte per ricevere la loro ultima sentenza.

Dalle grate i detenuti potevano dare un ultimo sguardo a Venezia, sospirando per l’ultima volta prima di essere rinchiusi per sempre.



Curiosità - La tradizione vuole che a dare il nome a questa struttura fu il poeta inglese Lord Byron, che soggiornò in questa città per diversi anni, costretto a scappare dalla madrepatria a causa di numerosi debiti e scandali che lo avevano coinvolto.



Era stato costruito interamente chiuso e composto da due stretti corridoi separati. Questo per evitare al prigioniero qualsiasi tipo di via di fuga. Sebbene fosse stato progettato per impedire evasioni, uno dei pochi che riuscì a scappare fu Giacomo Casanova, probabilmente il detenuto più conosciuto ad aver attraversato il ponte (anche se la sua fuga non avvenne proprio durante il trasporto verso la sala dei magistrati, ma poco prima).





Come detto all'inizio, le prigioni venivano chiamate “Piombi”, perché erano state costruite a diretto contatto con il tetto che all’epoca venne realizzato con il piombo; questo materiale faceva sì che durante l’inverno le celle fossero gelate e al contrario d’estate fossero molto calde. Lo scopo era rendere la prigionia ancora più pesante e dolorosa.


IL PONTE DEI SOSPIRI OGGI


Col tempo, però, il ponte ha assunto caratteristiche e significati romantici. Dal ponte infatti si può godere di una bella vista sulla Laguna Veneta. Da lontano si può scorgere l’Isola di San Giorgio mentre sul retro ci sono il Ponte della Canonica e la parte posteriore del Palazzo Ducale.


La stessa estetica del ponte lo rende particolarmente affascinante. Puoi ammirarlo in tutta la sua bellezza da Ponte della Paglia, in Riva degli Schiavoni, non lontano da Piazza San Marco.


Si può dire che la sua fama provenga da molteplici fattori come, appunto, i miti e le curiosità che ci girano attorno, per l’ammirevole architettura con il quale è stato costruito e per il meraviglioso panorama che offre su tutta la laguna Veneta.





QUANDO E COME VISITARLO


Oltre che dall’esterno, è possibile percorrere il Ponte dei Sospiri attraverso un tour degli interni di Palazzo Ducale.


Un suggerimento però, questo lo si può fare solo con prenotazione anticipata e ci sarà proprio un accompagnatore qualificato che vi seguirà.


Oltre a consentire una passeggiata dall'interno del ponte ci sarà anche l'opportunità di ammirare gli interni del palazzo e delle prigioni stesse, in particolar modo due stanze a dir poco da brividi: la terribile Stanza della Tortura e la temutissima Sala degli Inquisitori.

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